martedì 14 luglio 2015

Esempio di Bad Management dal Passato ...

“Non esiste malattia peggiore de la errata cura”

 Pietro Lorenzon, Ragusa, Serenissima Repubblica di Venezia, 9 Ottobre 1724


Mi si lasci umilmente iniziare questa mia narrazione con una presentazione, la quale serva al leggitore per concepire l’idea di quest’opera avanti di leggerla; io sono il modesto assistente e  servo del grande medico e farmacista, la cui fama si estende oltre i confini della Serenessima Repubblica, messere Venanzio de Ponti. Se tale nome risveglia in Voi, l’immagine di un grande studioso e colto conoscitore della medicina e della botanica, allora è sì vero che portate l’onore di averlo conosciuto, oppure se il leggitore ha avuto la fortuna di poter esaminare, negli annali della scienza della Repubblica, l’illuminato articolo: “Scoperta del principio purpureo dei due Murex trunculus e Murex brandaris e studio delle sue proprietà”, ebbene sappia che proprio dell’autore di tale importante studi, il sottoscritto sta con modestia e immerito narrando.

Ora, perché sono parti della geografia la nomenclatura e la corografia, o sieno nominazione e descrizione de’ luoghi, principalmente delle città, per compimento della sapienza ci rimane da definire, che, quanto si andrà a descrivere è accaduto nella città di Venezia, nella dimora ‘de Ponti’ del calle dello scirocco. Fu in tal dimora che’l padron mio, in un infausto giorno, rincasando, portò ai suoi servi e ai suoi figli, la notizia del malore che da giorni l’affliggeva.  Un malore senza nome, ma che si spandea per tutto il corpo suo e a cui non servirono i consulti con alchimisti o guaritori, chè nessun beneficio parve venir ad dar sollievo al messere.

Perché, come pur sopra abbiam ragionato, cura non compariva, il messere annunciò a noi tutti di una soluzione antica che volea provare, il cui nome è noto a tutti come ‘salasso’; ma non fatto con la Clitellata Hirudinea, in uso da millenni e gitata già nelle opere di Celio Aureliano e del suo maestro Asclepiade di Bitinia, bensì di una specie nuova portata dalle terre del sud del nuovo mondo, un unico anellide più grande, viscido, capace di unire oltre al salasso, la secrezione di sostanze anestetizzanti e antidolorifiche che creino giovamento, ai martoriati corpi che la accettan.

Giacchè gli si conceda pure ciò, che certamente deelesi dare, parte del benefico effetto nei primi giorni della cura, parea vedersi. “Giovamento, giovamento!” il signore mio soleva dire in quei giorni; eppur agli occhi miei, agli sguardi dei suoi figlioli e delle altrui persone, la veduta mostrava un ritratto infausto, le energie del signore mio, si avvizzivano come il suo corpo ed il suo colore.  

Sebbene candido ormai nella pelle e adombrato nello spirito, il messere non volea ascoltar le suppliche di noialtri a lui cari, che gli chiedean di arrestar la cura e staccarsi dal viscido salassante anellide che ne carpiva le forze e le energie. A nulla valsero le nostre suppliche, “Ciechi Voi, che non vedete la verità ed i benefizi!” additando, andaa’ dicendo a color che cercavan, di dar lui consiglio.

Un giorno, quando ormai speme parea perduta ed il messere mio un involucro vuoto, accadde che quella che, cura dovea essere, ma funesto messaggero divenne, si staccò per suo conto, dal corpo esangue del signore mio. La linfa di cui abbisognava, non avea più da prendere e strappando un ultimo dilaniante rantolo al mio padrone ne lascio l’esistenza al suo destino; il messere mio con le ultime forze supplicò di richiamare la sua cura e ne patì la perdita, in quel che, il fallace senso anestetico, che dava con essa, se ne era andato. 

Io umile servo, con le persone care, a lui ci stringemmo in quei che parevan i giorni più bui dell’esistenza sua, ed i tramonti passaron in questo modo; ma piano piano con affetto e cure accadde ciò che non parea più possibile, il colore tornò nelle gote forti del messere, la sua voce tornò ad impartire ordine e la sua figura imponente a stagliarsi sulla torrazza della villa. I tetri giorni eran finiti per lasciare spazio a nuova vita, nessuno mai volle di rinfaccio ricordar le proprie parole, ma di quei giorni rimane un ricordo… Nel calle dello scirocco, accanto all’insegna della farmacia più insigne della Serenissima, è incisa la frase : “Non esiste malattia peggiore de la errata cura”
 

lunedì 6 luglio 2015

Intervento di Marianna Madia al convegno Assinform 2015

DAL CONVEGNO ASSINFORM 2015 – 02/07/2015

Digitale, Energia X l’Innovazione, nutrimento per la crescita

Sintesi dell’ Intervento di Marianna Madia - Ministro per la semplificazione e la PA – al convegno Assinform 2015 – in occasione della presentazione di “DIGITALE PER CRESCERE” – Manifesto per l’Italia che ci crede [1]

Buongiorno a tutti, mi dispiace non essere lì fisicamente oggi con voi, ma ci tenevo a dirvi due parole, in quanto i temi che trattate sono strategici e fondamentali per il nostro Paese. Noi oggi scontiamo un doppio ritardo : un ritardo dei nostri cittadini nel richiedere servizi internet ed un ritardo delle amministrazione nel fornire servizi pubblici per via digitale.
Condivido appieno il manifesto che oggi sottoscriverete. Sono fortemente convinta che il buon esito della riforma della Pubblica Amministrazione si giochi tutta sulla cittadinanza digitale, nell’utilizzo delle tecnologie che oggi abbiamo a disposizione per rivoluzionare il rapporto tra PA e cittadini, e PA ed imprenditori; nel modo in cui ricevono i servizi della PA ed adempiono ai loro obblighi nei confronti della medesima; il modo in cui possono ottenere le informazioni in formato aperto, per interagire anche ai processi decisionali tramite la conoscenza di queste informazioni.
Per tutta questa serie di considerazioni, abbiamo voluto fare parecchie cose, tra cui avvicinare la scadenza per l’adozione della Fatturazione Elettronica a tutte le PA, stiamo per partire con l’identità digitale, quell’identità che farà sì che il cittadino possa ricevere tutti i servizi della PA per via digitale, abbiamo voluto introdurre il FOIA[2], aprire i dati pubblici, queste sono alcune delle cose che stiamo facendo anche in linea con quanto discusso nel vostro manifesto.
Abbiamo una grande consapevolezza, sappiamo che tutto questo riuscirà e cambierà, non solo se c’è e ci sarà una buona legge, ma soltanto attraverso un grande sforzo collettivo, dell’ ”Italia che ci crede” e voi su questo sforzo e su questi temi non potete essere che protagonisti.
 

venerdì 8 maggio 2015

Magra figura per gli ordini dei commercialisti sull'anticorruzione ...

E' quanto risulta consultando i dati messi a disposizione dall'ANAC http://dati.anticorruzione.it/; ove si vede che, in relazione agli Adempimenti Legge 190/2012 art. 1, comma 32 , ovvero la  LEGGE "per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalita' nella pubblica amministrazione", solo 9 ordini provinciali abbiano effettuato correttamente la comunicazione all'ANAC di come hanno speso i loro (ahimè nostri...) soldini, ma di questi ben in 6 hanno fornito un file non idoneo, così come da buon capofila del gruppo, ha fatto anche  il CONSIGLIO NAZIONALE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI che ottiene come risultato dalla validazione del suo lavoro un bel [FALLITO]

Dati relativi alle comunicazioni anno 2015 Art.1 comma 32 L.190/2012 relativa all'anno 2015
pubblicati da
 Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) licenza CC-BY-ND - ultimo aggiornamento 22/04/2015 21:03:35

Provare per credere ... http://dati.anticorruzione.it/L190.html digitare "COMMERCIALISTI"...
Un chiaro segnale che non si può nascondere la testa sotto la sabbia, dicendo che la pubblica amministrazione italiana è ancora alla 'penna d'oca'. La PA sta diventando digitale, e con essa i controlli e le sanzioni che come tali diventano automatiche, come si riporta da comunicazione ANAC ... "I soggetti  di cui all’art. 2 comma 1 della Deliberazione sono tenuti a garantire la  disponibilità nel tempo, alla URL riportata nel modello di comunicazione di  avvenuto adempimento, dei dati pubblicati con le modalità stabilite nel  presente Comunicato. Tra il 1 febbraio e il 30 aprile di ciascun anno,  l’Autorità eseguirà da un minimo di due a un massimo di cinque tentativi di  accesso automatizzato agli indirizzi comunicati; i tentativi saranno eseguiti  nell’arco delle 24 ore a distanza non inferiore a 72 ore l’uno dall’altro.  L’indisponibilità della risorsa a tutti i tentativi di accesso sarà equiparata  ad omessa pubblicazione e, in quanto tale, oggetto di segnalazione alla Corte  dei Conti ai sensi dell’art. 1 comma 32 della Legge 190/2012. Analogamente per  il mancato rispetto di una qualunque delle regole stabilite nella  Deliberazione, nel presente Comunicato e nei rispettivi allegati tecnici."

Quindi via alle sanzioni per omessa pubblicazione, se previste, con un augurio di buon lavoro alla corte dei conti ed all'ANAC per la sua opera di vigilanza; per tutti gli altri forse è il caso di incominciare a chiedere qualche parere a chi, sul DIGITALE e sulla PA abbia esperienza!

lunedì 4 maggio 2015

Commercialisti al Bivio (Digitale)


By W.Rebel (Own work) [CC BY 3.0]
via Wikimedia Commons
In questi giorni ho letto un dibattito, tra un Commercialista (autodefinitosi d’avanguardia), che vede come grandi opportunità di cambiamento l’innovazione digitale che sta inevitabilmente permeando ogni area del nostro Paese, dalla PA alle aziende, ed un altro invece che autodefinitosi Commercialista “Vecchia Guardia”, critica fortemente tale posizione, dichiarandosi nato non per fare l’informatico ma per fare il consulente d’azienda.

“Mr. Avanguardia” ha recepito che il ruolo del commercialista nel XXI secolo si è arricchito del compito di aiutare le aziende a superare, i divide tecnologici, imposti dalle leggi, riorganizzando i propri clienti, guidandoli alla digitalizzazione, rendendoli in tal modo più competitivi; e di non limitarsi a far superare alle aziende, solo il divide verso la fiscalità e le norme.“Mr. Vecchia Guardia” ritiene di essersi dovuto difendere da tutti gli adempimenti telematici che negli anni, via via i tempi e le leggi hanno imposto.

“Vecchia Guardia” mi ricorda un anziano chirurgo, che aveva le mani d’oro, che, con la sola palpazione dell’addome, diagnosticava con precisione appendiciti o mali peggiori, e con il suo bisturi operava con maestria sopraffina. I pazienti facevano la fila per lui e la sua fama era leggendaria.


Di Sabine2012 [CC BY-SA 2.0],
attraverso Wikimedia Commons
Quando arrivò la possibilità di fare ecografie addominali in reparto con facilità, e prese piede l’uso della chirurgia laparoscopica per operare, senza necessariamente “aprire la pancia del paziente”, si rifiutò di adottarle in quanto, di certo, non riteneva di aver studiato per anni medicina e chirurgia per ritrovarsi, impacciato peggio che uno specializzando, ad armeggiare con un computer.

I suoi giovani colleghi “Chirurghi Tecnologici” oggi operano in video da remoto, condividendo le operazioni più difficili con i colleghi dall’altra parte del mondo, le appendiciti vengono eseguite in day hospital, le cartelle cliniche firmate digitalmente, e nessun paziente si sognerebbe mai di farsi ‘aprire’ giusto per vedere lo stato del suo male.

Forse nel mondo qualche medico, ancora assaggia l’urina, per diagnosticare un diabete, ma per fortuna il 99.99% dei medici oggi si limita a leggere il valore del parametro da valutare (glicemia) su un display (magari anche tramite app), così come presto o tardi, tutti i commercialisti/consulenti d’azienda capiranno che la strada della digitalizzazione è inevitabile, ma non perché a dirlo è la legge, ma perché saranno i loro ‘pazienti’ a pretenderlo.




mercoledì 14 gennaio 2015

Pubblicate in GU le Regole Tecniche per i documenti digitali delle PA


DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 13 novembre 2014 
 
Regole tecniche in materia di formazione, trasmissione, copia, duplicazione, riproduzione e validazione temporale dei documenti informatici nonche' di formazione e conservazione dei documenti informatici delle pubbliche amministrazioni ai sensi degli articoli 20, 22, 23-bis, 23-ter, 40, comma 1, 41, e 71, comma 1, del Codice dell'amministrazione digitale di cui al decreto legislativo n. 82 del 2005. (15A00107) (GU Serie Generale n.8 del 12-1-2015)
http://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2015/01/12/15A00107/sg

giovedì 4 dicembre 2014

Azienda creativa ed innovativa



Un’azienda creativa ed innovativa è 


Un’azienda dove sia un piacere sperimentare nuove idee  

Un’azienda ove il management ha fiducia nei propri collaboratori 

Un’azienda ove la comunicazione con l'esterno sia notevole  

Un’azienda che ha canali di comunicazione aperti  

Un’azienda ove vi sia la volontà di accettare il cambiamento

Un’azienda ove vi sia poco timore di conseguenze negative, qualora si commetta un errore  

• Un’azienda ove la selezione e la promozione del personale sia basata sul merito  

Un’azienda ove le risorse finanziari, gestionali, umane e di tempo siano sufficienti per realizzare gli obiettivi



"Cit. Prof. James V. Green - University of Maryland, College Park – liberamente tradotto dal sottoscritto"

venerdì 28 novembre 2014

PA Digitale spa - Tra i "Primatisti" anche nella Conservazione a Norma

Spett: PA DIGITALE S.p.a.
 Oggetto: Accreditamento a svolgere la conservazione dei documenti informatici di cui all’art. 44-bis comma 1 del decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82 e s.m.i e iscrizione nell’elenco dei conservatori accreditati di cui all’art.1 della Circolare AgID n. 65 del 10 aprile 2014.

In riferimento alla richiesta inviata da codesta società in data 15 aprile 2014 acquisita agli atti con prot. n. 4344 del 15 aprile 2014, si comunica che il Direttore Generale dell’Agenzia per l’Italia digitale, in data 13 novembre 2014, ha preso atto dei risultati positivi in esito alla verifica, effettuata dai competenti Uffici, circa il possesso da parte della società dei requisiti necessari ai fini dell’accreditamento.


Si comunica, pertanto, che la società, a far data dal 13 novembre 2014, è accreditata a svolgere la conservazione dei documenti informatici e iscritta nell’elenco dei conservatori accreditati pubblicato sul sito dell’Agenzia per l’Italia Digitale.