lunedì 23 novembre 2015

Welcome designer.italia.it


Un benvenuto a http://designer.italia.it nella sua prima ‘alfa’ version. E’ stato pubblicato il primo esempio, di come in futuro dovranno essere costruiti i servizi on line per la cittadinanza, da inserirsi nel framework Italia Login del nuovo sistema operativo della PA Italiana

La proposta di Agid, si presenta accompagnandosi con dei MUST molto chiari  ovvero: accessibilità e compatibilità mobile, implementati con il framework Bootstrap e con lo style in forma Sass (Syntactically Awesome Style Sheets).

Lo .zip di esempio, che troviamo sul sito, ci da qualche indicazione anche sulla modalità di sviluppo a “Single Page Application”, orientandoci verso :
* [node e npm] (http://nodejs.org/)
* [Bower] (http://bower.io)
* [Gulp] (http://gulpjs.com/)

L'indicazione del full-stack per sviluppare quindi ci è stata data ... e quindi ora tutti sotto a ‘pigiar tasti’ per realizzare i servizi web del futuro !!!

domenica 4 ottobre 2015

lichess.org - scacchi e opensource

lichess.org è un progetto open source, nato per essere un luogo condiviso e aperto, ove gli scacchisti di tutto il mondo possano confrontarsi, con tecnologie web based, senza plugin aggiuntivi, per ogni device.

Il tutto sancito dal patto di “lichess.org” : 
1. lichess.org sarà sempre gratuito
2. lichess.org non potrà mai contenere pubblicità
3. lichess.org sarà sempre open source

Le tecnologie utilizzate nello stack di sviluppo, sono interessanti, a partire dal chess engine numero 1 al mondo Stockfish, all’utilizzo di MongoDB come repository delle partite (ad oggi oltre 100 Milioni partite di scacchi sono state giocate e memorizzate sulla piattaforma), indicizzate con ElasticSearch.

Lo sviluppo è portato avanti in Scala, usando Play per il routing, template e JSON. (A riguardo ogni elemento è API REST-JSON Compliant quindi facilmente estendibile sotto ogni punto di vista).

Per il “front”, mithril.js è stato preferito ad angular,js per le sua leggerezza tipica.

Tecnicismi a parte la risultanza è essere riusciti a regalare al mondo, la riscoperta di un gioco antico, che nelle partite a distanza ha il suo habitat ( fin dalle mitichepartite per corrispondenza tra Voltaire e Federico II di Prussia!! ), e che come disse Tolstoj: « … obbligano il cervello a funzionare al massimo » e lo tengono in allenamento!

Provatelo e se volete fare qualche partita con me, ben lieto! http://it.lichess.org/@/Nico_Formenti

martedì 1 settembre 2015

Il Sistema Operativo della PA Italiana

Nella riforma PA ci sono le basi per arrivare ad un sistema condiviso e unificato per l’erogazione di servizi digitali alla cittadinanza. I motivi che hanno portato verso questa direzione sono molteplici, e si nascondono anche dietro ai ‘tentativi’ non proprio riusciti del passato.

Spiccano tra questi ‘esercizi’ dai nomi esotici la CEC-PAC ( ovvero la famosa PEC dei cittadini, progetto ritirato definitivamente quest’anno ), la CIE ( la cui adozione è stata annualmente rimandata di anno in anno nei vari decreti mille-proproghe dal 2005 in poi fino alla sua condanna con il DDU ) e progetti di servizi alla cittadinanza in forma condivisa e unificata; ovvero i vari ‘People’ e similari, che non sempre hanno ottenuto il successo di pubblico atteso o che non hanno saputo rispondere tempestivamente alle evoluzioni normative (dal 2008 #ICI-#IMU-#TARI-#TASI-#AdessoLeTogliamo-#PoiLeRimettiamo … ), e soprattutto tecnologiche… abbiamo il 73% di penetrazione dei dispositivi mobile nel 2014 (di cui 40% Smartphone)

Il risultato : Una pesante eredità di 100.000 di siti di servizi pubblici on line completamente differenti con modalità di login distinte, non user friendly, non compatibili con il mobile, e che danno una identità di paese molto frammentata.

E quindi l’obiettivo : partendo dallo SPID si vuole avere un unico punto di accesso per tutti i servizi PA, sia quelli esistenti e sia quelli di nuova generazione, soluzione che sarà in linea con l’avvento del DDU che accompagnerà lo SPID come strumento per l’identificazione del cittadino.

Da tutto ciò nascono i :  
4 PILASTRI FONDAMENTALI DELL' S.O. DELLA PA
- Identità Digitale (SPID)
- Anagrafe Unificata Digitale (ANPR)
- Sistema di notifiche centralizzato per il cittadino (sistema con cui il cittadino viene avvertito degli eventi e dei momenti in cui lo stesso deve interagire con la pubblica amministrazione)
- Sistema dei Pagamenti



lasciando tutto il resto al mercato. Di ciò troviamo conferma anche nella slide ad effetto ( ! )


consapevoli che spesso proprio grazie alle partecipate, gli Enti Pubblici hanno erogato e garantito i servizi digitali  alla cittadinanza, che hanno fatto scuola per arrivare alle conclusioni ed alle direzioni di oggi. Io ritengo che per sopravvivere ed essere efficienti, le partecipate con mandato informatico/tecnologico debbano sempre più allontanarsi dal ruolo di essere direttamente i produttori di soluzioni per i loro enti,  per accostarsi sempre più a quello di  trovare le migliori soluzioni sul mercato ed essere i facilitatori dell’adozione negli enti delle medesime.

In generale, favorendo un “Buy” delle PA ben fatto, a dispetto di un “Make” che nonostante la nobile idea di riuso ( ovvero la possibilità per una pubblica amministrazione di riutilizzare gratuitamente programmi informatici, o parti di essi, sviluppati per conto e a spese di un’altra amministrazione, adattandoli alle proprie esigenze ) non ha portato alle economie e soprattutto, alle qualità sperate. ( Chiaramente la considerazione non vale per tutti i progetti a riuso, è evidente che vi siano state  eccellenze … )

Tornando al main theme del post, ecco quindi la creazione di quello che vuole essere un framework unificato e non solo un portale; un luogo unico dove risiederanno le applicazioni, in primis l’anagrafe, il sistema di notifiche (sia PUSH che Email), il sistema dei pagamenti e del dovuto del cittadino. Un luogo in cui, le applicazioni andranno scritte con delle linee guida ( che si stanno progettando proprio in questi giorni, e che usciranno nei prossimi mesi ); per ottenere così di avere tutti i servizi in una sola pagina e per avere dei servizi che siano il più possibile congruenti tra loro. Punti di Forza : Accessibilità, Esperienza Utente appagante e Orientato e progettato per il Mobile.

CHI FA COSA ?
Il sistema paese è un ecosistema complesso ed eterogeneo, e quindi ciò che cercherà di fare il governo sarà di confluire gli sforzi di tutti gli attori di questo ecosistema verso una direzione comune, con backend as a services definiti ed efficienti, riportati alla tecnologie attuali. I ruoli :



1 - Identity Provider forniscono e assicurano l’identità
2 – I Service Provider  (gli enti / aziende ) che metteranno a disposizione i servizi appoggiando la login degli stessi su SPID
3 – Gli Application Provider saranno coloro, che creeranno i servizi (nello stile responsive / single page application ) sfruttando le API ed i dati a disposizione
4 – I Developer http://developer.italia.it e
che faranno il loro mestiere,  ma in modo condiviso tramite community …



“Who doesn’t work doesn’t eat”
Uzbek, Tashkent, 1920 (Mardjani)

Concludendo un luogo di condivisione semplice ed unico per chi vuole innovare l’Italia. 
( recuperando anche il famoso dominio http://italia.it e dando ad esso un ruolo nuovo e centrale )

COME FARLE ?
Partendo dal Piano di Crescita Digitale (PdCD), è già ben abbozzato il compito di Agid, ovvero fare un master plan di tutto quanto descritto prima, quindi scomporre il piano di crescita in progetti/azioni/tempi, efficentando gli sforzi e rendendoli di facile esecuzione.

Il PdCD, individua 3 ambiti :
1 – I progetti di accelerazione (Italia Login è fra questi perché vuole essere il catalizzatore di tutte le attività che si vanno a collocare)

2 – I progetti infrastrutturali,
a) il primo tra questi è SPID, perché se abbiamo un’identità unica utilizzabili nei siti della
PA e non, abbiamo fatto un primo passo verso la semplificazione.
b) poi abbiamo l’SPC
c) razionalizzazione data center e cloud
d) security

3 – Piattaforme abilitanti, che sono quelle che danno il contenuto ovvero che portano Italia Login alla sua completezza. Quindi sopra i punti citati alla sezione 2) si vanno a costruire i contenuti.

Si evince che esista una sessione relativa ai contenuti per le varie filiere : es. Sanità Digitale, ma anche alcuni altri che sono ormai in fase di attuazione come il nodo dei pagamenti che è stato citato prima. Chiaramente Agid sta operando in parallelo  (a macchia di leopardo) e non serialmente altrimenti per il 2020 non si avrebbe nulla, ma con una logica di coerenza.

Le Priorità : 1°SPID e 2°Pagamenti – Che saranno il primo pezzo di Italia Login
Il 3° è il look&feel di Italia.Login ovvero la sua brandizzazione, il senso di unitarietà, una usabilità coerente tra i vari servizi della PA, perché in Italia l’utilizzo dei servizi della PA è molto basso, e forse non solo per la poca propensione dei cittadini della PA, ma anche a causa del fatto che i servizi sono il porting in digitale di procedure vetuste ed obsolete, e che diventano nel mondo dei bytes ancora più complesse ed inutilizzabili. Quindi il 3° filone attuale è la stesura di linee guida di accesso e semplificazione dei servizi alla cittadinanza.

A CHE PUNTO SIAMO ?



SPID
-          Completamento regole tecniche per la selezione degli identity provider (che saranno società private che sulle regole di Agid garantiranno il servizio di IP) – Con il garante della privacy si è stato in corsa per pubblicarle entro l’estate - FATTO
-          A quel punto con l’arrivo delle domande degli IP, ci sarà una selezione da parte di Agid così da avere un elenco di IP con il quale iniziare a lavorare
-          Parallelamente sulle bozze di regole tecniche sono iniziate le sperimentazioni in quanto abbiamo sperimentatori sia nell’ambito degli IP che dei fornitori di servizi che stanno andando bene
-          Quindi terminata la fase burocratica e di selezione degli IP, le PA sperimentatrici avranno già dei servizi pronti all’uso via SPID

PAGAMENTI

-          Il Nodo pagamenti già funziona, ci sono  230 su 20000 PA che lo utilizzano, è un hub di backend su cui Agid punta molto. (rif. http://www.agid.gov.it/tags/nodo-pagamenti ) è qualcosa su cui si vuole spingere tantissimo ‘entro l’anno’ per creare massa critica

Avere a quel punto Identità e Pagamenti attivi, significherà avere uno zoccolo duro su cui far entrare servizi veri. Ma ci vogliono sinergie, come chiedere ad una PA di smontare tutti i suoi servizi per farli andare verso SPID e Nodo Pagamenti, se non ha già un sistema a layer ed unificato; significa mettere in gioco un grosso sforzo, anche organizzativo.

Look&Feel

– L’obiettivo non è portare tutto su Italia Login e togliere la visibilità agli enti locali, però vanno date regole minime di progettazione e definizione dei siti, in modo che almeno 2 dei fondamentali requirements siano rispettati : Accessibilità (esiste la legge), Siti Responsive per la Funzionalità in Mobile


PROSPETTIVE 

Prendiamo come esempio la fatturazione elettronica; essendo un obbligo normativo, tutti si sono adeguati, si è creato un grosso spazio di mercato; la Fattura PA ha fatto comprendere che non sono più sostenibili, soluzioni informatiche vetuste e raffazzonate, ma ci troviamo ormai su un terreno che si apre verso soluzioni integrate, rivisitazione dei sistemi contabili, ove Agid e nessuna altra istituzione possono arrivare, ma ove invece, è il mercato che può e deve saper rispondere. In modo analogo, si aprono opportunità di mercato con l’integrazione del sistema di pagamenti e con la creazione di servizi a valore aggiunto implementando SPID, o con la grande sfida del documento digitale, tutte occasioni che possono essere sfruttate da coloro che sono pronti a cogliere queste opportunità, e da chi ha capito che la crescita del nostro paese non può prescindere dal processo di Innovazione della Pubblica Amministrazione.



giovedì 20 agosto 2015

Peer Assessment of my "Lingua Francas" post

Peer's assessment on “Lingua Francas” in the recent History

"It is obvious you are not a native speaker of English and trying very hard to learn it. I think, with practice, you will get there. You are certainly doing better than I would do in anything other than my mother tongue. Interesting history. I had thought that 'Lingua Franca' was French. But you did not mention the French. The information on Italian and Latin was very interesting.  Keep working on your English, you will get there."

I don't know who is my 'Peer assessor' but I want to thank him for the encuraging words that he wrote about my post.

Thank you, Nicolò

About English Grammar and Style - UQx - Write101x  (90,000 enrolled!! ) - Write Assignment #1
An interesting article about 'Student Peer Assessment' can be found here 

domenica 16 agosto 2015

“Lingua Francas” in the recent History


It is a certain thing that English is the ‘Lingua Franca’ in the modern world. With the term ‘Lingua Franca’ is intended a language that is used and known by people that don’t have the same mother-tongue. The affirmation of English as ‘Lingua Franca’ is a process that is concluded during XIX century, during the apex of the colonial period. Before that period, different languages was used commonly, but before the discover of the new world (1492); it was only one the language that is used as ‘Lingua Franca’ in the Mediterranean Sea, ‘the Italian’.
But not ‘Italian’ in the form that actually we know, but a Simplified Italian, in which the use of general infinite verbs is normal. The spreading of Italian in Mediterranean Sea during the Middle Ages, was caused by the expansion of Maritime Republics of Genoa, Venice, Amalfi and Pisa; and their merchants in the main ports and routes of that period.
If Italian was the ‘lingua franca’ in the commerce world, the Latin maintained his use in every religious context, or in official and written documents. The use of Latin had continued until the XX century, when the Pope of that period decided for the use of local language instead of the use of Latin. That choice was made to bring the Catholic Church near their followers, in every part of the world. The Latin language, now is an unused language, because no one use it as mother tongue; But is a language that is studied in many country because it is important to know etymology of many other modern language derived from Latin, like French,Italian,Spanish and Romanian. 

This is my Writing Assignment 1 for the EDX Course of University of Queensland - UQx: Write101x English Grammar and Style

giovedì 13 agosto 2015

Perché le firme digitali ed i relativi certificati scadono?



Questa è una domanda che talvolta sovviene, quando si passa dalla carta ai documenti elettronici. Abituati al valore eterno della firma autografa su carta, ci si scontra con la complicanza di avere documenti firmati elettronicamente che ad un certo punto, perdono il loro valore legale perché scade la firma.

Ciò accade perché la CA che rilascia la firma ovvero il certificato di firma, garantisce il servizio di certificazione del medesimo per un periodo definito. Da qui si potrebbe pensare che, trattasi solo di un modello di business imposto dalle CA, che in tale modo si assicurano vendite perpetue di certificati, deduzione coerente, ma a cui si aggiunge un motivo tecnico e di sicurezza.

Ogni anno, si osserva una crescita delle capacità hardware e software, che in taluni casi è difficile da prevedere. A ciò si aggiunge l’emergere nel tempo di nuovi malware, exploit, bug ed altre problematiche, che possono invalidare assunti e certezze su cui si sono basate le sicurezze, atte a garantire che i certificati emessi non vengano violati da malintenzionati.

Per tali motivi si comprende che limitare la durata dei certificati ad un massimo di pochi anni (dal 01 Aprile 2015 39 mesi per l’esattezza rif: (BaselineRequirements for the Issuance and Management of  Publicly-Trusted Certificates,v.1.2.3  From 2015-04-01 9.4.1 CAs SHALL NOT issue certificates with validity periods longer than 39 months )) , serva proprio per mitigare il rischio che le tecnologie e gli assunti con cui sono fatti i certificati diventino obsoleti,  e quindi in sintesi che qualcuno possa firmare a nome altrui un documento.




martedì 11 agosto 2015

La Riforma PA 2015 continua e rafforza la strada verso la trasparenza



FOIA.GOV
#FOIA, #OpenData e Sanzioni per gli inadempienti


Art. 7 – (Testo approvato alla Camera ) Revisione e  semplificazione  delle disposizioni in materia di prevenzione della corruzione,pubblicità e trasparenza

Il Governo è delegato ad adottare, entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, uno o più decreti legislativi recanti disposizioni integrative e correttive del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33, in materia di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni, nel rispetto dei princìpi e criteri direttivi stabiliti dall’articolo 1, comma 35, della legge 6 novembre 2012, n. 190. (Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalita' nella pubblica amministrazione. (12G0213))

e)  razionalizzazione  e  precisazione  degli  obblighi  di  pubblicazione nel sito  istituzionale,  ai  fini  di  eliminare  le duplicazioni  e  di consentire che tali obblighi siano assolti attraverso la pubblicità totale o parziale di banche dati detenute da pubbliche amministrazioni ( #OpenData )

g) individuazione dei soggetti competenti all’irrogazione delle sanzioni per la violazione degli obblighi di trasparenza ( Sanzioni )

h) fermi restando gli obblighi di pubblicazione, riconoscimento della libertà di informazione attraverso il diritto di accesso, anche per via telematica, di chiunque, indipendentemente dalla titolarità di situazioni giuridicamente rilevanti, ai dati e ai documenti detenuti dalle pubbliche amministrazioni ( #FOIA )

martedì 14 luglio 2015

Esempio di Bad Management dal Passato ...

“Non esiste malattia peggiore de la errata cura”

 Pietro Lorenzon, Ragusa, Serenissima Repubblica di Venezia, 9 Ottobre 1724


Mi si lasci umilmente iniziare questa mia narrazione con una presentazione, la quale serva al leggitore per concepire l’idea di quest’opera avanti di leggerla; io sono il modesto assistente e  servo del grande medico e farmacista, la cui fama si estende oltre i confini della Serenessima Repubblica, messere Venanzio de Ponti. Se tale nome risveglia in Voi, l’immagine di un grande studioso e colto conoscitore della medicina e della botanica, allora è sì vero che portate l’onore di averlo conosciuto, oppure se il leggitore ha avuto la fortuna di poter esaminare, negli annali della scienza della Repubblica, l’illuminato articolo: “Scoperta del principio purpureo dei due Murex trunculus e Murex brandaris e studio delle sue proprietà”, ebbene sappia che proprio dell’autore di tale importante studi, il sottoscritto sta con modestia e immerito narrando.

Ora, perché sono parti della geografia la nomenclatura e la corografia, o sieno nominazione e descrizione de’ luoghi, principalmente delle città, per compimento della sapienza ci rimane da definire, che, quanto si andrà a descrivere è accaduto nella città di Venezia, nella dimora ‘de Ponti’ del calle dello scirocco. Fu in tal dimora che’l padron mio, in un infausto giorno, rincasando, portò ai suoi servi e ai suoi figli, la notizia del malore che da giorni l’affliggeva.  Un malore senza nome, ma che si spandea per tutto il corpo suo e a cui non servirono i consulti con alchimisti o guaritori, chè nessun beneficio parve venir ad dar sollievo al messere.

Perché, come pur sopra abbiam ragionato, cura non compariva, il messere annunciò a noi tutti di una soluzione antica che volea provare, il cui nome è noto a tutti come ‘salasso’; ma non fatto con la Clitellata Hirudinea, in uso da millenni e gitata già nelle opere di Celio Aureliano e del suo maestro Asclepiade di Bitinia, bensì di una specie nuova portata dalle terre del sud del nuovo mondo, un unico anellide più grande, viscido, capace di unire oltre al salasso, la secrezione di sostanze anestetizzanti e antidolorifiche che creino giovamento, ai martoriati corpi che la accettan.

Giacchè gli si conceda pure ciò, che certamente deelesi dare, parte del benefico effetto nei primi giorni della cura, parea vedersi. “Giovamento, giovamento!” il signore mio soleva dire in quei giorni; eppur agli occhi miei, agli sguardi dei suoi figlioli e delle altrui persone, la veduta mostrava un ritratto infausto, le energie del signore mio, si avvizzivano come il suo corpo ed il suo colore.  

Sebbene candido ormai nella pelle e adombrato nello spirito, il messere non volea ascoltar le suppliche di noialtri a lui cari, che gli chiedean di arrestar la cura e staccarsi dal viscido salassante anellide che ne carpiva le forze e le energie. A nulla valsero le nostre suppliche, “Ciechi Voi, che non vedete la verità ed i benefizi!” additando, andaa’ dicendo a color che cercavan, di dar lui consiglio.

Un giorno, quando ormai speme parea perduta ed il messere mio un involucro vuoto, accadde che quella che, cura dovea essere, ma funesto messaggero divenne, si staccò per suo conto, dal corpo esangue del signore mio. La linfa di cui abbisognava, non avea più da prendere e strappando un ultimo dilaniante rantolo al mio padrone ne lascio l’esistenza al suo destino; il messere mio con le ultime forze supplicò di richiamare la sua cura e ne patì la perdita, in quel che, il fallace senso anestetico, che dava con essa, se ne era andato. 

Io umile servo, con le persone care, a lui ci stringemmo in quei che parevan i giorni più bui dell’esistenza sua, ed i tramonti passaron in questo modo; ma piano piano con affetto e cure accadde ciò che non parea più possibile, il colore tornò nelle gote forti del messere, la sua voce tornò ad impartire ordine e la sua figura imponente a stagliarsi sulla torrazza della villa. I tetri giorni eran finiti per lasciare spazio a nuova vita, nessuno mai volle di rinfaccio ricordar le proprie parole, ma di quei giorni rimane un ricordo… Nel calle dello scirocco, accanto all’insegna della farmacia più insigne della Serenissima, è incisa la frase : “Non esiste malattia peggiore de la errata cura”
 

lunedì 6 luglio 2015

Intervento di Marianna Madia al convegno Assinform 2015

DAL CONVEGNO ASSINFORM 2015 – 02/07/2015

Digitale, Energia X l’Innovazione, nutrimento per la crescita

Sintesi dell’ Intervento di Marianna Madia - Ministro per la semplificazione e la PA – al convegno Assinform 2015 – in occasione della presentazione di “DIGITALE PER CRESCERE” – Manifesto per l’Italia che ci crede [1]

Buongiorno a tutti, mi dispiace non essere lì fisicamente oggi con voi, ma ci tenevo a dirvi due parole, in quanto i temi che trattate sono strategici e fondamentali per il nostro Paese. Noi oggi scontiamo un doppio ritardo : un ritardo dei nostri cittadini nel richiedere servizi internet ed un ritardo delle amministrazione nel fornire servizi pubblici per via digitale.
Condivido appieno il manifesto che oggi sottoscriverete. Sono fortemente convinta che il buon esito della riforma della Pubblica Amministrazione si giochi tutta sulla cittadinanza digitale, nell’utilizzo delle tecnologie che oggi abbiamo a disposizione per rivoluzionare il rapporto tra PA e cittadini, e PA ed imprenditori; nel modo in cui ricevono i servizi della PA ed adempiono ai loro obblighi nei confronti della medesima; il modo in cui possono ottenere le informazioni in formato aperto, per interagire anche ai processi decisionali tramite la conoscenza di queste informazioni.
Per tutta questa serie di considerazioni, abbiamo voluto fare parecchie cose, tra cui avvicinare la scadenza per l’adozione della Fatturazione Elettronica a tutte le PA, stiamo per partire con l’identità digitale, quell’identità che farà sì che il cittadino possa ricevere tutti i servizi della PA per via digitale, abbiamo voluto introdurre il FOIA[2], aprire i dati pubblici, queste sono alcune delle cose che stiamo facendo anche in linea con quanto discusso nel vostro manifesto.
Abbiamo una grande consapevolezza, sappiamo che tutto questo riuscirà e cambierà, non solo se c’è e ci sarà una buona legge, ma soltanto attraverso un grande sforzo collettivo, dell’ ”Italia che ci crede” e voi su questo sforzo e su questi temi non potete essere che protagonisti.
 

venerdì 8 maggio 2015

Magra figura per gli ordini dei commercialisti sull'anticorruzione ...

E' quanto risulta consultando i dati messi a disposizione dall'ANAC http://dati.anticorruzione.it/; ove si vede che, in relazione agli Adempimenti Legge 190/2012 art. 1, comma 32 , ovvero la  LEGGE "per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalita' nella pubblica amministrazione", solo 9 ordini provinciali abbiano effettuato correttamente la comunicazione all'ANAC di come hanno speso i loro (ahimè nostri...) soldini, ma di questi ben in 6 hanno fornito un file non idoneo, così come da buon capofila del gruppo, ha fatto anche  il CONSIGLIO NAZIONALE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI che ottiene come risultato dalla validazione del suo lavoro un bel [FALLITO]

Dati relativi alle comunicazioni anno 2015 Art.1 comma 32 L.190/2012 relativa all'anno 2015
pubblicati da
 Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) licenza CC-BY-ND - ultimo aggiornamento 22/04/2015 21:03:35

Provare per credere ... http://dati.anticorruzione.it/L190.html digitare "COMMERCIALISTI"...
Un chiaro segnale che non si può nascondere la testa sotto la sabbia, dicendo che la pubblica amministrazione italiana è ancora alla 'penna d'oca'. La PA sta diventando digitale, e con essa i controlli e le sanzioni che come tali diventano automatiche, come si riporta da comunicazione ANAC ... "I soggetti  di cui all’art. 2 comma 1 della Deliberazione sono tenuti a garantire la  disponibilità nel tempo, alla URL riportata nel modello di comunicazione di  avvenuto adempimento, dei dati pubblicati con le modalità stabilite nel  presente Comunicato. Tra il 1 febbraio e il 30 aprile di ciascun anno,  l’Autorità eseguirà da un minimo di due a un massimo di cinque tentativi di  accesso automatizzato agli indirizzi comunicati; i tentativi saranno eseguiti  nell’arco delle 24 ore a distanza non inferiore a 72 ore l’uno dall’altro.  L’indisponibilità della risorsa a tutti i tentativi di accesso sarà equiparata  ad omessa pubblicazione e, in quanto tale, oggetto di segnalazione alla Corte  dei Conti ai sensi dell’art. 1 comma 32 della Legge 190/2012. Analogamente per  il mancato rispetto di una qualunque delle regole stabilite nella  Deliberazione, nel presente Comunicato e nei rispettivi allegati tecnici."

Quindi via alle sanzioni per omessa pubblicazione, se previste, con un augurio di buon lavoro alla corte dei conti ed all'ANAC per la sua opera di vigilanza; per tutti gli altri forse è il caso di incominciare a chiedere qualche parere a chi, sul DIGITALE e sulla PA abbia esperienza!

lunedì 4 maggio 2015

Commercialisti al Bivio (Digitale)


By W.Rebel (Own work) [CC BY 3.0]
via Wikimedia Commons
In questi giorni ho letto un dibattito, tra un Commercialista (autodefinitosi d’avanguardia), che vede come grandi opportunità di cambiamento l’innovazione digitale che sta inevitabilmente permeando ogni area del nostro Paese, dalla PA alle aziende, ed un altro invece che autodefinitosi Commercialista “Vecchia Guardia”, critica fortemente tale posizione, dichiarandosi nato non per fare l’informatico ma per fare il consulente d’azienda.

“Mr. Avanguardia” ha recepito che il ruolo del commercialista nel XXI secolo si è arricchito del compito di aiutare le aziende a superare, i divide tecnologici, imposti dalle leggi, riorganizzando i propri clienti, guidandoli alla digitalizzazione, rendendoli in tal modo più competitivi; e di non limitarsi a far superare alle aziende, solo il divide verso la fiscalità e le norme.“Mr. Vecchia Guardia” ritiene di essersi dovuto difendere da tutti gli adempimenti telematici che negli anni, via via i tempi e le leggi hanno imposto.

“Vecchia Guardia” mi ricorda un anziano chirurgo, che aveva le mani d’oro, che, con la sola palpazione dell’addome, diagnosticava con precisione appendiciti o mali peggiori, e con il suo bisturi operava con maestria sopraffina. I pazienti facevano la fila per lui e la sua fama era leggendaria.


Di Sabine2012 [CC BY-SA 2.0],
attraverso Wikimedia Commons
Quando arrivò la possibilità di fare ecografie addominali in reparto con facilità, e prese piede l’uso della chirurgia laparoscopica per operare, senza necessariamente “aprire la pancia del paziente”, si rifiutò di adottarle in quanto, di certo, non riteneva di aver studiato per anni medicina e chirurgia per ritrovarsi, impacciato peggio che uno specializzando, ad armeggiare con un computer.

I suoi giovani colleghi “Chirurghi Tecnologici” oggi operano in video da remoto, condividendo le operazioni più difficili con i colleghi dall’altra parte del mondo, le appendiciti vengono eseguite in day hospital, le cartelle cliniche firmate digitalmente, e nessun paziente si sognerebbe mai di farsi ‘aprire’ giusto per vedere lo stato del suo male.

Forse nel mondo qualche medico, ancora assaggia l’urina, per diagnosticare un diabete, ma per fortuna il 99.99% dei medici oggi si limita a leggere il valore del parametro da valutare (glicemia) su un display (magari anche tramite app), così come presto o tardi, tutti i commercialisti/consulenti d’azienda capiranno che la strada della digitalizzazione è inevitabile, ma non perché a dirlo è la legge, ma perché saranno i loro ‘pazienti’ a pretenderlo.




mercoledì 14 gennaio 2015

Pubblicate in GU le Regole Tecniche per i documenti digitali delle PA


DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 13 novembre 2014 
 
Regole tecniche in materia di formazione, trasmissione, copia, duplicazione, riproduzione e validazione temporale dei documenti informatici nonche' di formazione e conservazione dei documenti informatici delle pubbliche amministrazioni ai sensi degli articoli 20, 22, 23-bis, 23-ter, 40, comma 1, 41, e 71, comma 1, del Codice dell'amministrazione digitale di cui al decreto legislativo n. 82 del 2005. (15A00107) (GU Serie Generale n.8 del 12-1-2015)
http://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2015/01/12/15A00107/sg